I principali problemi derivanti dai rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche o semplicemente rifiuti elettronici (RAEE) sono la presenza di sostanze considerate tossiche per l’ambiente e la non biodegradabilità di tali apparecchi.
La crescente diffusione di apparecchi elettronici determina un sempre maggiore rischio di abbandono nell’ambiente o in discariche e termovalorizzatori (inceneritori) con conseguenze di inquinamento del suolo, dell’aria, dell’acqua, e con ripercussioni sulla salute umana.
Questi prodotti, quindi, vanno trattati correttamente e destinati al recupero differenziato dei materiali di cui sono composti, come il rame, ferro, acciaio, alluminio, vetro, argento, oro, piombo, mercurio, evitando così uno spreco di risorse che possono essere riutilizzate per costruire nuove apparecchiature, oltre alla sostenibilità ambientale.
L’analisi effettuata ha evidenziato come esiste ad oggi, sia a livello nazionale che mondiale, una forte domanda di materie prime preziose e di terre rare e una forte preoccupazione che la crescita della domanda porti ad una fase di stallo tecnologico, visto il massiccio impiego dei preziosi e delle terre rare in molti settori industriali e tecnologici.
Intendiamo interfacciarci con i centri di raccolta RAEE al fine di definire una strategia comune per l’impiego dei rifiuti attualmente accantonati in quanto contenenti materiali di facile re-impiego quali metalli preziosi e terre rare che nel corso degli anni sono passati per la produzione di componentistica elettronica.
Dalla tua porta di casa verso una nuova vita: i rifiuti diventano nuova materia prima per il vantaggio di tutti
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Ingegnerizzazione, industrializzazione dei
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